Il mercantilismo cinese fa bene o male ai paesipoveri?

Quello che i paesi poveri ricavano dal mercantilismo cineseè, nel migliore dei casi, una crescita temporanea del peggiortipo.

CAMBRIDGE – La storia dell'economia è in gran parte unalotta tra due opposte scuole di pensiero, "liberismo" e"mercantilismo".

Oggi, il mercantilismo viene in genere liquidato come uninsieme arcaico e palesemente erroneo di idee sulla politicaeconomica.

Le economie in ritardo di sviluppo non hanno mancato dinotare che il mercantilismo può essere loro amico.

In realtà, il mercantilismo rimane vivo e vegeto, ed èprobabile che il suo continuo conflitto con il liberalismo sia unadelle forze più importanti a influenzare il futuro dell'economiaglobale.

In effetti, in estrema sintesi, questa è la storia degliultimi sessant’anni: un susseguirsi di paesi asiatici che sonoriusciti a crescere a passi da gigante, applicando diverse variantidel mercantilismo.

Ma è più corretto pensare al mercantilismo come ad un mododiverso di organizzare il rapporto tra lo Stato e l'economia - unavisione che oggi non possiede una minore rilevanza di quantol’avesse nel XVIII secolo.

Il mercantilismo, al contrario, offre una visionecorporativa in cui lo Stato e le imprese private sono alleati ecollaborano nel perseguimento di obiettivi comuni, come la crescitaeconomica interna o il potere nazionale.